E' strano. Molto strano. Dopo un decennio di scuola, nella quale trovare qualcuno di un'annata diversa era una
strana ed inquietante novità, con l'università tutto è cambiato. Già al test d'ingresso ne avevo notato uno
che sarebbe diventato mio amico, ma ora, con il passare dei mesi, mi accorgo di una cosa sconvolgente.
Ventenni o nonni siamo tutti uguali.
ovvero
L'università eleva a rango di adulto un qualsiasi cretino ed un qualsiasi adulto può diventare un universitario cretino.
Abbiamo a disposizione, nella nostra analisi, cinque nonni, ovvero quattro nonni e una nonna.
Chiedo scusa qualsiasi nonno si senta in qualche modo offeso o sia stato ignorato ( io cinque ne ho visti ).
Top Five!
Nonno numero 1.
L'orsacchiotto del meridione.
Alto un metro e cinquanta, dalla simpatica forma cubica, munito di vespa hi-tech e dall'accento inconfondibile
è ormai la mascotte ufficiale della nostra annata. Sincero, nobile, pronto a domandare aiuto ai più giovani ed
esperti comunicatori informatici ed umanistici, fa l'università per sentirsi realizzato, per raggiungere un
importante traguardo. Tipiche sono i suoi tentativi di inciucio con le varie professoresse, che a volte lo
ricambiano, anche troppo, rendendo il cacciatore una preda ( e ve lo può confermare ). E' l'unico che ha un
rapporto con i professori alla pari, ci prende il caffè, si fa spiegare tutto per filo e per segno, ma non
per questo si monta la testa o impartisce ordini. Serio, ordinato, nei suoi centocinquanta chili di affetto
smisurato per l'umanità sarà nel prossimo autunno protagonista di una nuova linea di pupazzi per cellulari.
Basterà premere il pancino per sentirsi dire : "Allora, fatto questo database qui premo questo bottòn e tutto
funziona, o no?", oppure : "Quest'autore veneto è proprio na' testa di cazzo! Questo romanzo lo scrivo io ubriaco
e viene fuori tre volte meglio!"
E' per questa simpatia immensa e per la personale amicizia con il sottoscritto che l'orsacchiotto del meridione si
merita il primo posto!
Nonno numero 2.
Lo psicologo.
Elegante, raffinato, veneto. Sembra uscito da un catalogo di armani per il vestito e da un'osteria di campagna per
la parlata. Soprannominato "psicologo" per il suo precedente corso di studi, è ormai una celebrità, che si divide
tra il far sbavare le ventenni alle otto di mattina ed il suo ufficio alle nove fino a tarda sera. E' famoso per
il suo rapporto simbiotico di amore-odio con l'orsacchiotto meridionale, che lo invidia per i suoi alti voti e
probabilmente per la sua linea ginnica. Con gli occhiali da agente di matrix, che alterna ad una parlata tipo :
"Ciò, gheto ciapa' i appunti de prima?". Ho visto con i miei occhi una ragazza sentirlo parlare, e poi sfregarsi gli
occhi e girarsi attorno come a dire : "Ebbè? Chi ha parlato?"
Ed è per questo, proprio per questo che lo psicologo guadagna la medaglia d'argento!
Nonna numero 3.
Mamma Orsa.
Un'orsacchiotta anche lei. Amica della mia amica che si fa la colla, frequenta abitualmente di pomeriggio, con i suoi
vestiti da mamma al ricevimento genitori del figlio. Tenera, tranquilla, con la borsa senza fondo nella quale contiene
libri, oggetti, sanitari e macchine di contrabbando, è famosa per la sua bontà verso i suoi compagni molto più giovani.
Certi comunicatori delle file alte, però, gettano un'oscura macchia nella sua reputazione. Troppo oscura, che condiziona
anche questo voto. Si racconta che, un fratello ed una sorella del corso di sociologia, siano stati attirati a casa
di questa signora, situata nelle campagne vicentine. La casa, composta di marzapane imbevùo de graspa, sarebbe stata
per mesi l'unico pasto di questi due gemelli, Anselmo e Greta, i quali, imprigionati e diventati obesi, sarebbero stati
divorati dalla nostra Mamma Orsa. E' per questa voce infamante che Mamma Orsa è solo al terzo posto della nostra classifica.
Nonno numero 4.
L'amico di Will e Grace.
Spumeggiante. Ironico, gay. C'è poco da dire su questo amico del gentil sesso, poco più che trentenne, ospite fisso della
seconda fila. I suoi commenti sagaci sui vestiti dei professori e professoresse è già un bell'esempio di capacità critica
e stilistica, assieme a tutte le chiacchere che si ergono e che rimbombano nella fissa seconda fila. Si narra sia stato
l'amico di Will e Grace nelle prime serie, e poi sia stato sostituito da un sosia, per cui non è lui il sosia dell'attore,
ma l'attore è un suo sosia. Veste sempre maglioncini e jeans di due taglie inferiori, che mettono in risalto in fondoschiena
ed il suo fisico da adolescente. Solo perché non lo conosco bene, quarto posto.
Nonno numero 5.
Il fantasma di Mastro Lindo.
Appare solo alla sera, sul tardi, alle lezioni invernali di Paccagnella ed ogni tanto ad inglese, quando il sole è troppo alto
per sortire effetti di alcunchè. Le ipotesi sono molteplici. Fantasma? Vampiro? Zombi? Non si sa. Si sa che è uno sportivo,
un uomo di talento, una persona rispettata. Ma una pista ci può portare alla sua vera natura... Una volta, avvicinatosi a me,
si allontanò da me, con una smorfia. Poi mi accorsi che il mio crocefisso penzolava stanamanente. Un giorno, poi, tornato
dalla mensa dopo aver mangiato il Marzolo Light con ravanelli ed aglio, mentre parlavo divenne tutto rosso e cadde a terra...
E poi, oddio, pensandoci bene... Tre settimane fa ha accompagnato a casa Rupert... e l'ho rivisto due giorni fa con due strani
canini. Mah... Per quanto simpatica, questi sospetti non possono che far retrocedere il nostro fantasma al quinto posto.
E ques-ques-questo è tutto.
Per altri nonni, esiste il posto per commentare...