martedì, maggio 31, 2005

Tutto molto bèllòòò...

Ed anche questa è fatta! quasi tutti i "corsari" di Stella possono godersi la nottata di baldoria e birra a fiumi...ma chi si immaginava un risultato così??? A parte l'ironia ho notato con piacere che la grande maggioranza ha superato l'esame in maniera ottimale, oltrepassando, credo, le aspettative di tutti, almeno le mie che mai avrei immaginato di stare in mezzo a tanti bravi bimbi studiosi. Alla festa contribuisce anche la notizia che ha semi-ribaltato l'aula A...ancora non mi capacito dell'accaduto ma sembra che gli autori da portare all'esame di letteratura da 20 siano diventati 10 (tra autori e poeti); e chi ha almeno provato a fare delle domande a quei tipi che chiamano "nuove leve delle narrativa veneta" (anke se uno di loro assomiglia a zio tibia, il che significa 106 anni!) si bekka un bel 30 e lode nel modulo B...beh mi scappa da dire: che volete di più dalla vita?! (anke se c'è da dire che la speculazione fatta dietro alle domande e alle firme "è na roba mostruosa!").

Soundtrack: "King of the K" - Annihilator

14 Comments:

Blogger I'd ask said...

Domandare è lecito, rispondere è cortesia.

;)

31/5/05 21:36  
Anonymous Anonimo said...

E la Chemotti ha avuto la modestia di fare questo presente DOPO le valutazioni di fine corso, altrimenti credo che sarebbe stata subissata dal soave suono dei violini °__° ad ogni modo avrei voluto salire sulla bancata gridando "Capitano, mio Capitano!" per questo suo presentino.
Evviva le nuove leve della letteratura veneta! Evviva Marinelli il bohemienn, Bugaro lo sgaio, Franzoso er tendensa, Covacich-Moby, Giulio Mozzi il personaggio ideale di Lucarelli e chi cambia canale si erotizza! Zio can, no perché no altri nea nostra asienda...

31/5/05 23:22  
Blogger I'd ask said...

No, parchè, gheto capio, dentro ea nostra asienda ea lingua uficiae se l'inglese, zio can...

1/6/05 08:40  
Anonymous Anonimo said...

Sono del tutto concorde con il caro Drock, quando esprime il suo J'accuse nei confronti di coloro i quali pur di avere una firma sul ruolino non hanno esitato a porre domande al limite della decenza, ostentando addirittura il fatto di non aver letto nemmeno un libro degli intervistati.

2/6/05 00:37  
Blogger I'd ask said...

Il discorso del "premio" è indubbiamente stato fatto non per premiare coloro che facevano domande "intelligenti", ma coloro che facevano domande: stupida o intelligente, ogni questione creava discussione, dalle domande più stupide sono apparse le risposte forse più interessanti;

Al di là di questo, la Chemotti avrebbe forse dovuto (e potuto) arrogarsi il diritto di stabilire "la tua è una domanda seria e firmi, la tua non lo è quindi non firmi"?

Il fatto di raccogliere le firme è stato a mio avviso un forte incentivo, altrimenti credo che le domande sarebbero state molte meno (e la Chemotti avrebbe fatto una magra figura, a chiamare scrittori a cui nessuno chiedeva niente).

2/6/05 01:50  
Blogger Beppe Dejan said...

Valerio, non fare l'ipocrita...
Non travisare quello che ha "giustamente" detto Drock, sappiamo tutti benissimo che la prof.ssa ha voluto premiare quelli che hanno animato il dibattito, ed in effetti tra loro, molti hanno posto quesiti interessanti, meritandosi la gratifica, ma ci sono stati anche dei bizzarri e patetici personaggi, sicuramente una piccola minoranza, che pur di mettere quella dannata firma su quel pezzo di carta, hanno voluto far domande a "tutti e 5 gli autori", guarda caso proponevano dei quesiti di una banalità disarmante, che non presupponeva la conoscenza, neppur minima, della produzione scritta di questi autori.
Non mi venire a dire che le firme sono state un incenitivo, perchè è un enorme falsità, io a quelle lezioni c'ero... ed ho visto un sacco di gente realmente interessata, gente che ha posto domande "costruttive", sono convinto che l'avrebbe fatto a prescindere dal discorso firme, ho visto tanta gente che a pochi minuti dalla fine della lezione aveva ancora la mano alzata in attesa di poter intervenire (altro che magra figura...), semmai puoi dire che sono state un incentivo per quei pochi, che pur non avendo visto nemmeno la copertina di uno dei romanzi, oggetto di dibattito, non si sono lasciati sfuggire l'occasione di mettersi in mostra, agli occhi della prof.ssa e dei presenti, e in tutti e 5 gli incontri hanno fatto la loro DOMANDA LAPALISSIANA finalizzata solo ed esclusivamente all'apporre il proprio sigillo su quel "tocco di carta", rubando sicuramente tempo e spazio ad altri che magari, più interessati, non sono potuti intervenire...

Secondo voi porre una domanda ad uno scrittore è il "mezzo" per chiarire i propri dubbi letterari o il "fine" per il 30 e lode all'esame ...

Saluti, da quel polemico del Dejan...

2/6/05 09:29  
Blogger I'd ask said...

Secondo te la Chemotti avrebbe dovuto porsi a giudice universale delle domande lecite e di quelle non lecite? E su quale criterio? La lettura dei libri? E se a qualcuno fosse interessato un aspetto del pensiero dell'autore, invece che dispute sulla virgola o il punto a fine frase nel libro?

2/6/05 12:18  
Blogger Beppe Dejan said...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

2/6/05 13:14  
Blogger Beppe Dejan said...

Guarda che io non ho niente da obbiettare circa l'operato della prof.ssa, la mia critica era rivolta verso l'opportunismo e l'arrivismo di certi studenti...

Trovo difficile pensare che qualcuno possa avere delle curiosità circa il pensiero di un autore del quale non ha letto nemmeno una riga...

2/6/05 13:16  
Blogger I'd ask said...

Mi sembra una disputa rosicandi senza scopo...ormai se la firma non l'hai messa e te ne sei pentito non è che si possa rimediare condannando l'operato altrui...c'è chi ha fatto domande sensate e chinò, chi ha firmato e chinò, adesso è inutile recriminare...gli incontri si sono sviluppati nell'arco di quasi un mese, perchè protestare solo ora che sono finiti?

2/6/05 13:23  
Blogger Beppe Dejan said...

Valerio, come sempre tu riesci a leggere "solo" quello che ti fa comodo, se guardi attentamente i miei commenti, potrai renderti conto che non sto affatto recriminando, ne mi sto pentendo di non aver fatto domande, la mia è una semplice costatazione di un dato di fatto, tra l'altro la cosa è stata osservata non solo da me, ma anche da Drock, Glover e perfino da Emanuele che è stato il primo a sollevare la questione parlando di "speculazione fatta attorno alle domande"...
Questa volta sei "solo" tu la voce fuori dal coro...

Per quanto mi riguarda, ribadisco la mia opinione e non ho altro d'aggiungere in merito.

Ciao Beppe

2/6/05 13:43  
Anonymous Anonimo said...

mi sorge un dubbio: ho sentito una ragazza che ,parlando con la Chemotti, ha scoperto che il Limes dobbiamo studiarlo tutti. Non capisco come si può partire da un trenta e lode nella seconda parte se ha abbuonato agli intrepidi che han fatto le domonde solo i due autori.
P.s. secondo me ci sono state più domande intelligenti rispetto a quelle fatte solamente per mettere la firma.

2/6/05 15:18  
Blogger I'd ask said...

Sì, un certo opportunismo c'è stato, da parte di chi aveva intuito che qualcosa di buono le firme avrebbero portato, però è un rischio che si doveva correre, i "furbi" ci sono sempre, ma una soluzione che premiasse solo gli "onesti" non c'era, a meno di scadere in arbitrarietà...

3/6/05 20:43  
Blogger I'd ask said...

Non premiare nessuno sarebbe stata una grande disuguaglianza invece, disuguaglianza tra quelli che si sono impegnati magari a leggere un libro con attenzione e hanno fatto la domanda, e quelli che invece non avevano voglia neanche di alzare la mano.

4/6/05 12:54  

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