venerdì, maggio 27, 2005

Slinding doors - porte scorrevoli tra caffè versati e magia nera

Si sono fatte centinaia di metafore su cosa la vita sia.
La vita è fatta di scale, c'è chi scende e c'è chi sale.
Oppure, la vita è come una scatola di ciccolatini, mpf... non sai mai quollo che to copita...
Ma la vita è anche un bel paio di porte di legno, dure, riempite di craniate qua e là di vecchi biologi
e comunicatori di oggi, che quando ti va bene si aprono, e quando va male, ti svuoti il caffè addosso...
Ebbene sì. Avete capito. Le maledette porte alla far west dell'aula A. Una piaga sociale vera e propria.
Chi di voi non è andato a cozzarci addosso con tutta la sua mole, mentre qualcuno cercava di entrarci dall'altra
parte? Chi di voi non ha rovesciato addosso il caffè appena preso alla macchinetta del cioccolatte di stelliana
memoria, magari addosso ad una bella gnocca che non vi parlerà più per, diciamo, tre ere geologiche?
Dopo una ricerca sugli archivi del polo universitario, ho scoperto l'origine di quelle porte. E, udite udite,
non ebbero origine da tronchi italiani o trucioli o scarti di qualche mobilificio nord-estino. No. Molto, ma
molto più sconvolgente...
Un vecchio uomo di fatica dell'università di Padova, raggiunto da Rupert nella casa di Riposo "Santa Maria delle Membra Stanche", racconta che un suo vecchio collega lo mise a conoscenza che, nel settembre del '29, mentre si trovava per lavoro a New York, avesse visto il suo datore di lavoro, uno dei responsabili di Wall Street comprarle da un indiano girovago, che appena vendutele scappò via ridendo. Pochi minuti dopo averle installate nell'ufficio del suo capo, vide gente che entrava, gente che usciva, nel panico più totale, molti riportando ferite di diverso tipo e cozzando l'uno contro l'altro. Poi, un telegramma, il caos più completo. L'americano facoltoso saltò giù dalla finestra. Le azioni erano crollate. Centinaia di persone cadevano dai palazzi, e le porte, quasi ridendo, cigolavano e continuavano
a muoversi. Il padovano tornò in italia e portò con sè le porte in italia, Dio non sa come, ma il transatlantico affondò, con una bella gnocca con i capelli rossi che aveva conosciuto.
Si salvò grazie appunto alle porte, che usò come zattera. Tornato a casa, contento per quel salvataggio
miracoloso, cambiò opinione sulle porte, ma sua moglie intanto lo aveva tradito e suo figlio era diventato Balilla. Cominciò a bere ed a sfogare la sua ira contro i passanti, venendo più volte picchiato dagli stessi balilla dello squadrone di suo figlio.
Poiché l'uomo con il quale era scappato sua moglie era un professore di biologia, decise di installarle nottetempo.
Fu così che furono emanate le leggi razziali ed il professore fu rimosso dal suo compito, e quando tornò, tra gli
applausi, nel '46, le porte decimarono la sua classe in vari e misteriosi incidenti, che rimangono stampati
nei muri dell'aula A ( notate le sagome di ragazzi spiaccicati ). Anche il famoso vecchio uomo di fatica padovano
morì per colpa delle porte, incastrato in una buia notte di dicembre. Fu ritrovato dopo l'epifania, durante un
pre-appello di ingegneria civile, congelato, e con le mani in avanti.
Sempre grazie a Rupert, sappiamo l'origine di quelle porte maledette. Messosi in contatto con il suo spirito guida
Rumiatosky, lo spirito di un assistente di Freud morto in un campo di concentramento ( cadendo ubriaco da una torretta
di guardia ) il nostro giovane mago ha rintracciato lo spirito dell'indiano che fabbricò le porte.
L'indiano ha riferito : "Le ho fatte per il saloon che voleva aprire Custer al ritorno da Big Horn? Allora?"
Ringraziamo Rupert per le sue scoperte. Lo ringraziamo con il cuore, consci, ormai, che gli incidenti strani che
accadono al contatto di quelle porte non sono casuali. Si tratta di magia nera. Meditate gente, meditate, voi che
in Aula A cadete in strani attacchi narcolettici o che venite inculati in esami facilissimi...

L'esorcista padre Amorth ha detto : "Le porte dell'aula A?!?" E poi si è toccato i maroni.

2 Comments:

Blogger I'd ask said...

Geniale.

28/5/05 00:10  
Anonymous Anonimo said...

IDEM!!!!!!!!!!! GENIALE, FANTASTICO: ERA DA UN SECOLO CHE NON RIDEVO COSI, DA SOLA, DAVANTI A UNO SCHERMO CHE NON è NEANCHE QUELLO DELLA TV!
GRAZIE!

29/5/05 21:12  

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