domenica, dicembre 31, 2006

[Official] Il post dell'ultimo dell'anno.


Ahhh, che bella tradizione il post di fine anno...qualsiasi blog che si rispetti lo ha, ed ovviamente la "terza fila", che ormai potremmo chiamare "la mia poltrona nella terza fila della URJC a Madrid", non è da meno.

Ma vi potreste chiedere, perchè un uomo impegnato e in pignatta come il Callegaro si mette a scrivere un post su terza fila, invece che so, di comporre un movimento orchestrale o anche solo ir de tapas por Madrid? Beh, la risposta è presto detta, a volte ti svegli e hai voglia di scrivere.
Sono qui davanti alla tastiera con un bel bocadillo de jamon iberico, 6 euro l'etto, gentilmente offerto dal compagno d'appartamento Javi. Ho la musica nelle orecchie, con la playlist randomizzata così da chiedermi sempre cosa verrà dopo. Sono ancora in pigiama, e posso dire con ragionevole certezza che lo terrò fino al momento di uscire per la noche vieja. Che bella questa atmosfera frizzantina che si respira durante tutte le feste, mista ai preparativi per l'ultimo.

Quest'anno ne sono successe come sempre di tutti i colori, e perfortuna. Vuol dire che l'umanità va avanti, ci sarebbe da stupirsi se i telegiornali non avessero materiale per fare il servizione di fine anno. Saddam è morto. Peccato, l'avrei tenuto in carcere per sfizio, un po' come faceva mio fratellone da piccolo, collezionando decine e decine di cimici in una scatola trasparente per poi inserire una cavalletta e vederla assalire dalla legione verde, e completando il tutto mettendo la scatola nel congelatore alla fine della battaglia, per immortalare nella grigia coltre del Generale Inverno i ciechi destini degli animali predestinati.

Devo poi parlarvi assolutamente di due figure di artisti a confronto, Escher e Klimt. Del primo sono stato a vedere la mostra organizzata dal Centro Arte Canal (praticamente il distaccamento artistico ufficiale del comune di Madrid); è un disegnatore geniale, sovrapponibile forse a De Chirico per il suo distaccamento da qualsiasi scuola artistica del suo tempo, che si connota per la tecnica magistrale nella xilografia e nella litografia, e nel secondo periodo dei suoi lavori per la forte carica logico-matematica ed i giochi di prospettive impossibili presenti nei suoi disegni. Escher fortunatamente era di famiglia ricca, e questo gli permise di lavorare tutta la vita sui suoi disegni senza preoccuparsi di venderli, dato che riuscì a vivere del suo lavoro solo negli ultimi 10 anni della sua vita (incredibile, con il senno di poi, per un artista di questa levatura).

L'altro grande è Gustav Klimt, del quale ho visto un'esposizione con visita guidata Venerdì scorso alla Fondazione Juan March, incentrata sui tre quadri che gli furono commissionati dal Comune di Vienna per la decorazione del soffitto delle aule magne delle facoltà di Medicina, Giurisprudenza e Filosofia. Dopo aver vinto, a soli 28 anni, la più alta onoreficienza che lo Stato Austriaco potesse dare ad un artista, iniziò nel 1892 la lavorazione della commissione avuta dal Comune di Vienna, Nel 1890, quando iniziò a presentare i lavori completi, fu uno scandalo di proporzioni immani: il pittore di moda del tempo, di cui si discuteva nei salotti buoni, presentava un'arte tanto stridente con l'accademismo, con il buon dipingere, con la tradizione? Ma Klimt non era nato per servire il potere, Klimt era nato artista. Nel 1903, dopo anni di critiche ferocissime, ricomprò i suoi dipinti incompresi e restituì il denaro che gli era stato pagato per realizzarli, e da allora in poi non collaborò mai più con le istituzioni. Che eroe.

Ve l'ho detto che Madrid è bellissima sotto le feste? Luci ovunque, todo el mundo che va in giro, la vita in una capitale è vita di Serie A. Ieri sera c'è stata la "prueba tecnica de noche vieja" a Sol, e c'era talmente tanta gente che non si poteva muoversi. Ma stasera sarà ancora peggio. Abbiamo già preparato i 12 chicchi d'uva da mangiare uno per ogni rintocco della campana di mezzanotte, che è "l'unica cosa che tutti gli spagnoli fanno insieme". Ora vado a prendermi un pezzo di torrone.

Perchè alla fine, cosa può fare uno l'ultimo giorno dell'anno, se non scrivere un post su terza fila? E' un giorno un po' così, nuvoloso, ed è vigilioso, vigilante, aspetta la notte potrei dire. L'avete sentito Confessions di Madonna? Proprio un gran disco, bei suoni graffianti, anche se le canzoni migliori sono quelle che non sono uscite come singoli.

Bene, le dita sono stanche ed ora mi metto a guardare una pellicola imprescindibile del cinema spagnolo: Torrente 3, di Santiago Segura.


A presto!

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1 Comments:

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22/1/17 15:51  

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