E' morto un eroe.
Poche volte un lupo riesce a diventare un agnello. Ancora meno uno schiavo del vizio può trasformarsi in un leader della virtù. Lui ce l'ha fatta, è stato uno dei pochi.
Sto parlando di Allen Carr, un distinto signore che, trovatosi a fumare 100 (cento) sigarette al giorno, ha smesso di punto in bianco nel 1983, e da allora ha aiutato più di 10 milioni di persone a smettere di fumare, grazie ai suoi metodi (i più venduti al mondo nel campo dei libri per smettere di fumare) e ai suoi consigli.
Era un dritto, il vecchio Carr. Uno che anche di fronte alle sue debolezze non si è tirato indietro. Uno di quelli che hanno capito che non importa quanto tu abbia sbagliato, ma quello che ancora puoi fare per gli altri. E' bello pensare che un solo uomo, con la sua forza di volontà, sia riuscito a guarire sè stesso e ad aiutare così tanta gente. Ti mette fiducia quando vedi certi elementi, stolti come nessuno, perchè pensi che anche loro un giorno potrebbero fare qualcosa di buono, anzi, molto di buono.
E' curioso notare come Allen sia morto proprio di quello che ci saremmo aspettati: cancro ai polmoni. Alla fine, si dice che dopo averlo saputo l'abbia presa bene. Commentò infatti, quattro mesi orsono: "In fondo ne è valsa la pena, con tutte le persone che ho aiutato". Un eroe.
Non aveva paura di morire, il vecchio Carr, solo aveva paura del dolore, e dichiarò che se il suo tumore fosse stato doloroso sarebbe andato in Olanda per ottenere l'eutanasia. Come non capirlo? Piace forse a qualcuno soffrire? Perfortuna che oggi è possibile curare anche il dolore con terapie efficaci, anche se mentalmente siamo ancora molto indietro a livello ideologico.
In cielo oggi DIO l'ha invitato a prendere un caffè con lui...per ricordare i vecchi tempi, fare due chiacchiere e non rischiare più di perdere la vita in una nuvola di fumo.
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