mercoledì, agosto 31, 2005

Katrina - Disastro In-naturale -


Strade completamente invase dalle acque, molti cadaveri che galleggiano, case distrutte, alberi abbattuti, tetti scoperchiati, devastazione, centinaia di persone disperate, bambini che piangono, caos, grida, fango, morte ed una città, New Orleans, che fino a poco tempo fa viveva nella sua americana normalità, adesso non esiste più.
Tutto questo, purtroppo, non è tratto da una scena di un film di Roland Emmerich, ma è un estratto recente di vita.

Sempre più spesso assistiamo ai telegiornale a scene di questo tipo, scene di morte, scene che non vorremmo più vedere, scene che puntualmente si ripetono, sempre più frequenti, sempre più tragiche, in una crescente escalation di terrore alla quale vorremmo finalmente dire basta.

Tsunami, terremoti, valanghe, uragani, alluvioni, tutte manifestazioni della potenza incontenibile e distruttiva della natura, ci ricordano che la nostra presenza sulla Terra è temporanea, ma soprattutto ci fanno comprendere che il sottile equilibrio che lega noi al pianeta si sta lentamente ed inesorabilmente sfasciando, lo smodato sfruttamento delle risorse, la nostra smania di progresso ci sta portando all'autodistruzione.
L'effetto serra è un problema molto grave e troppo spesso sottovalutato, i mutamenti climatici sono all'ordine del giorno così come i conseguenti disastri naturali.
Tutto questo potrebbe essere evitato se solo avessimo il coraggio di affronatare il problema,
ed invece noi che facciamo, nulla, restiamo inerti immobili in balia degli eventi, continuando a comportarci come abbiamo sempre fatto, reiterando le nostre cattive abitudini, e le notizie che oggi vengono trasmesse dai tg di tutto il mondo ce lo ricordano per l'ennesima volta...

19:45 Bush sorvola zona disastro

Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha sorvolato oggi la zona del disastro provocato dall'uragano Katrina prima di far rientro alla Casa Bianca con due giorni di anticipo sulla fine prevista della vacanza al ranch di Crawford in Texas. L'Air Force One è sceso a un'altitudine di circa 1500 metri per consentire a Bush di osservare dall'alto le aree più colpite. "E' un'enorme catastrofe. Faremo il possibile dal punto di vista del governo federale per venire in aiuto al bisogno. Questa è l'ora che tutti gli americani lavorino assieme e facciano il possibile per aiutare le popolazioni del Golfo del Messico", ha detto il portavoce della Casa Bianca Scott McClellan. Il portavoce ha detto che il governo ha classificato l'uragano un "incidente di portata nazionale", designazione che consente di applicare per la prima volta un piano di emergenza federale approvato in gennaio e consentire una migliore coordinamento tra agenzie. Il rientro anticipato di Bush a Washington consente al presidente di evitare le critiche che ricevette suo padre, il primo presidente George H.W. Bush, che non tornò alla Casa Bianca quando nel 1992 il devastante uragano Andrew colpì la Florida.

Non c'è che dire, davvero "sorprendenti" le dichiarazioni dei potenti della Terra:
- Faremo il possibile...
- L'uragano un "incidente....

Ma io mi domando, con che coraggio si permettono di fare queste dichiarazioni, quando proprio il governo U.S.A. con il loro presidente cowboy, sono sempre stati contrari agli accordi di Kyoto sulla riduzione delle emissioni in atmosfera, con quale sfacciataggine si permettono di sorvolare il luogo del disastro loro che hanno sempre rimandato l'introduzione di misure per cercare di ridurre l'effetto serra, e che quindi sono resi complici di questo disastro???
Ha senso definire un uragano un "incidente", se non si è fatto nulla per cercare di diminuire le possibilità che questo si verificasse???
Quanti altri disastri natuali si dovranno verificare prima che finalmente ci si renda conto che il problema ambientale è serio???
Quanti altri morti ci dovranno essere prima che si cominci a lavorare su energie alternative pulite???

Insonnia cronica

Era bello il pensiero fisso, durante le sveglie mattutine lungo il fiume Reno, che presto sarei tornato a casa ed avrei potuto dormire intere giornate.
E' brutto accorgersi di essere insonne e dormire due ore per notte, con i neuroni sempre piùdecimati, forse rimasti in qualche trattoria bavarese a farsi l'ultima birra.

New Orleans

...Squali a New Orleans?

venerdì, agosto 26, 2005

Che bab...

La vita spesso riserva delle sorprese, è vero; ma sono sopratutto l'ignoranza e la stupidità delle persone ad offrire, talvolta, le situazioni più paradossali e ridanciane. Vi voglio raccontare una mia recentissima esperienza in tal senso.

L'altro giorno ero andato con un'amica a pattinare a Padova, passatempo sano, divertente ed economico; dopo 3 ore di giri, era prioritario trovare un punto di ristoro per ristabilire il corretto equilibrio calorico: la scelta eda caduta sul Kebab "Il Magico", Via CAVAZZANA, 14/16 - TEL. 049.8753966 con annessa pizzeria da asporto, appena dietro a Santa Giustina a 50 metri dal Prato della Valle. Non era la prima volta che ci andavo e di solito si era sempre mangiato bene e non c'erano mai stati problemi.

Entriamo, e scorgo a 4-5 metri di distanza sulla destra un cartello con degli "sconti per studenti", praticamente 50 centesimi sull'abbinata pizza+bibita o kebab+bibita. Avendo la mia accompagnatrice più voglia di pizza che di kebab, vado a controllare ed appunto scopro che c'era la possibilità di risparmiare 50 cent, per "Studenti" (che non saranno un tesoro però fanno sempre comodo anche fosse per un caffè alle macchinette).

Mi dirigo verso la cassa, nel frattempo liberatasi, ed ordino una diavola, una margherita e 2 coca cole, citando l'Ipse Dixit del manifestino appeso all'interno del locale, che mi dava per l'appunto diritto allo sconto di un euro in totale.

La cassiera cade dalle nuvole: inizialmente è sgomenta, non sa di cosa stia parlando e prova a chiedere ai colleghi che lavoravano lì dentro; le ripeto che era scritto lì, nel Testo Sacro a pochi metri, ed a quel punto esce dal bancone per dare un'occhiata. Dopo aver letto, mi dice "eh ma è solo da asporto", al che le rispondo "infatti, noi asportiamo fuori, non mangiamo qui" (anche perchè il locale sarebbe stato comunque angusto). In difficoltà, inventa poi che era uno sconto riservato agli studenti delle superiori che venivano alla mattina (?!), cosa non scritta da parte alcuna.

A quel punto inizio a scocciarmi: in quel locale è appeso un cartello che dà diritto a uno sconto, e lei non vuole concedermelo: mi tira fuori che il negozio è suo e fa quello che vuole (falso), che non perdo nessun diritto se non mi fa lo sconto (falso), che non è mica una cosa da codice penale l'appendere un cartello con scritto qualcosa (infatti, è il codice civile), che sono il primo che tira fuori questa storia (se gli altri dormono è colpa mia?), e varie altre idiozie prive di fondamento.

Dopo aver cercato di spiegarle i motivi che mi spingevano a ritenermi nella ragione, ho lasciato perdere ed ho dato quest'euro per evitare ulteriori discussioni che sarebbero state inutili, vista la capienza mentale del mio interlocutore.



Ora, vorrei considerare la questione da alcuni punti di vista.

Iniziamo con quello giuridico, proponendo alcuni estratti di articoli del Codice Civile riguardanti la questione:


"Art. 1321 Nozione

Il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.


Art. 1325 Indicazione dei requisiti

I requisiti del contratto sono:

1) l'accordo delle parti (1326 e seguenti, 1427);

2) la causa (1343 e seguenti);

3) l'oggetto (1346 e seguenti);

4) la forma, quando risulta che è prescritta dalla legge sotto pena di nullità (1350 e seguenti).


Art. 1326 Conclusione del contratto

Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dell'altra parte (1335).



Art. 1336 Offerta al pubblico

L'offerta al pubblico, quando contiene gli estremi essenziali del contratto alla cui conclusione è diretta, vale come proposta, salvo che risulti diversamente dalle circostanze o dagli usi."




Da ciò ricaviamo che:

1) L'aver appeso il cartello nel locale equivale a "offerta al pubblico" considerata "proposta" nel contratto.
2) L'aver espresso la mia volontà equivale all'accettazione.
3) La sua risposta equivale all'avvenuta conoscenza della mia accettazione, quindi conclusione del contratto.

A quel punto sorge l'obbligazione contrattuale, che puntualmente non è stata adempiuta dalla cassiera.





Consideriamo poi l'aspetto sociologico:

Nel momento in cui la gentile signorina ha appeso il cartello con i prezzi, il cliente ritiene che questi siano tali: se non ci si può fidare della parola scritta, come possiamo affidarci alla sola parola del venditore? Se appendesse un cartello con scritto "Pizza gratis per tutti", e una volta entrato uno a mangiare dicesse "No, non è vero, ma questo è il mio negozio e posso fare quello che voglio", come andrebbe a finire? E se un giorno decidesse che sta guadagnando poco, e di aumentare di un euro tutti i prezzi senza scriverlo, sarebbe legittimo ciò? Non rischierebbe piuttosto percosse da individui ben meno ragionevoli di chi scrive? Non perderebbe stuoli di clienti, in questa assurda ed inspiegabile schizofrenia economica? Tutte le motivazioni additate da tale persona, collocata ben a sinistra della curva gaussiana del Q.I., sono pretestuose e prive di fondamento, sia razionale che legale: il fatto che nessuno avesse mai chiesto quell'offerta non significa che essa non fosse presente, il fatto che fosse scritto "studenti" non sottointendeva che si parlasse di studenti delle superiori, il fatto che avesse detto "ma è solo per asporto" testimonia la sua malafede nel trovare ogni scusa possibile per venire meno ai suoi obblighi contrattuali di cui prima si parlava.



Riguardo all'aspetto economico:

Possiamo considerare che davvero la cassiera non fosse a conoscenza del cartello; a parte che se uno non sa cos'ha nel suo negozio merita ben più di un euro di perdita di guadagno, cosa avrebbe fatto il commerciante sveglio? Avrebbe fatto finta di niente, avrebbe perso 1 (UN) euro di guadagno (se è vero che nessuno aveva mai chiesto quell'offerta, possiamo ritenere che nemmeno fino a fine turno nessuno l'avrebbe richiesta ancora) e a fine serata avrebbe rimosso il cartello galeotto. Così facendo avrebbe fatto bella figura, ci avrebbe guadagnato ugualmente e tutti sarebbero contenti.

Ed invece costei ha voluto, nella sua crassa e gretta ignoranza, guadagnare un euro perdendone a centinaia in futuro, poichè nè io nè quanti venivano a pattinare con me solitamente vi andranno più: le ho detto chiaramente in faccia, andando via, che non so se abbia fatto un bell'affare a perdere un cliente per guadagnare un euro.




Detto ciò, invito tutti voi a desistere dalla tentazione di portare altro cash nelle casse di questi venditori di fumo, e di diffondere le malefatte di questo esercizio pubblico, in armonia con lo spirito di internet, nella speranza che nessuno che si comporta male la passi liscia.



Si ringrazia il Dott. Marco Callegaro per la consulenza legale.

giovedì, agosto 25, 2005

Felice genetliaco

Auguriamo un buon genetliaco al nostro animale da cortile preferito, Valerio Callegaro, il quale, sopravvivendo come me alle scatolette al tifo della Sodex Ho in quel di Kolhn, ha raggiunto l'invidiabile soglia dei vent'anni.
Auguri, creaturaccia!

Kieriko

martedì, agosto 23, 2005

Koln 2005

Eccoci a casa, signori. Dopo aver arrestato il pericoloso Kieriko in quel di Marienfeld, mentre tentava di posizionare una bomba chimica (consistente nella sbobba del pellegrino combinata con coca cola e latte condensato) sotto il palco del Papa, la mia missione si conclude, e vi trascrivo il briefing che ho scritto ai miei superiori.

"Cari colleghi, non parlerò a sufficienza dell'immangiabilità dei pasti, della scarsità di mezzi pubblici, della disorganizzazione IMPERANTE, dei 20.000 italiani rimasti fuori alla festa degli "Italyani" (mentre dentro si stava sdraiati da quanto spazio c'era), dell'impreparazione dei volontari, delle risposte evasive degli organizzatori, dei frequenti blocchi di tutto il traffico perchè si trovavano intasati, della presenza dell'esercito per la mancanza di agenti di polizia ordinari, ecc. Ma mi sia permessa solo una breve descrizione

Tutto è iniziato mercoledì sera alla festa "Italyani": dopo essere arrivati, scopriamo che l'invito consegnato nel kit è utile come un rotolo di carta igenica usata, per entrare bisogna convertirlo con un braccialetto distribuito da un volontario. Sì, da un volontario, da solo in mezzo a 100-200 persone che tentano di mettergli il biglietto in bocca per farsi mettere il braccialetto al polso (non li distribuiva, doveva metterli lui singolarmente); del nostro gruppo, siamo entrati in 3 prima che i braccialetti finissero.

Una volta arrivati ai cancelli, è tutto bloccato: la polizia era impegnata da qualche parte a pestare un gruppo di napoletani che avevano caricato la security per entrare nello stadio, cosa che ci ha fatto aspettare un'ora abbondante; una volta entrati, lo spettacolo: 50.000 italiani sugli spalti ad urlare "ITALIANO BATTI LE MANI!", vero slogan portante di questa GMG: nel prato invece gente distesa, spazio ovunque, mentre fuori dallo stadio rimanevano altri 20.000 italiani a guardare mogi il maxischermo. Tra gli artisti del concerto, Povia, Masini, Tosca, Linda ed altri, compreso Ciampi che dai maxischermi parla ai giovani della GMG (messaggio passato nell'indifferenza generale per il vecchio dinosauro che pochi mesi fa ha stretto la mano al capo di stato cinese).

Dopo la fine della festa, ci avviamo a prendere qualche mezzo di trasporto che possa riportarci a Leverkusen, dove eravamo alloggiati nella nostra stupenda famiglia: niente da fare, c'è un intasamento pazzesco per via delle decine di migliaia di italiani in giro: decidiamo di avviarci a piedi, ottima scelta visto che di lì a poco i mezzi pubblici si bloccano per un allarme-bomba: arrivati alla stazione di Neumarkt, riusciamo a prendere il leggendario tram 4, che ci porta a mezz'ora di cammino da casa dopo varie soste di 10-20 minuti per il traffico intenso: vediamo la doccia ed il sacco a pelo non prima delle 3.

Giovedì è la volta della visita di Benedetto XVI sul Reno: ci accampiamo sulla riva sinistra del fiume, ma l'imbarcazione del Papa si gira prima di arrivare da noi: sgomento tra i presenti, ma nessuno protesta, siamo contenti di essere lì e di "esserci".

Domenica è stata l'apoteosi: fino alla fine della messa tutto bene, poi siamo rimasti ad aspettare per 7 (sette) ore perchè i pullman non arrivavano: il motivo? il traffico era intasato ed avevano bloccato tutto. Questo l'abbiamo saputo dopo 2 ore e mezza di coda con 10 persone al metro (numerosi gli svenimenti, fortunatamente una del nostro gruppo era infermiera e ci ha pensato lei, i soccorsi sono arrivati dopo 40-50 minuti); abbiamo avuto fortuna che il nostro autista era un grande ed è arrivato fino a 2 km dal luogo, rischiando multe e grosse rogne (erano praticamente precettati a rimanere al deposito a Koln), altra gente ha preso il bus navetta per Koln a mezzanotte (=12 ore dopo il previsto).

Un episodio che forse riassume la delinquenza dell'organizzazione tedesca è questo: dopo molte ore di attesa, un pullman di padovani era ormai esasperato, ed aveva deciso di proseguire a piedi per Koln (20 km); dopo aver percorso un centinaio di metri in un campo di terra, sono stati raggiunti dall'esercito che ha transennato queste 40-50 persone ed ha raccolto le generalità di tutti, dicendo che nel caso vi fossero stati danni al campo (che era privato) avrebbero dovuto pagarli...dopodichè sono stati rispediti nel luogo di stoccaggio (ma non è sequestro di persona ciò?).

In tutte queste cose sono convinto che il Papa centri poco, e che sia piuttosto colpa dei tedeschi che in tre anni non sono riusciti a combinare niente di buono, quando per i funerali del papa in Italia hanno organizzato tutto in 10 minuti. Si sono verificate scene di forte tensione, fango, erba alta, tende piantate un po' ovunque, elicotteri che passavano sopra le nostre teste, gente che urlava, chi, disteso per terra, strappava sè stesso faticosamente all'incoscienza, sembrava il Vietnam; gli insulti verso i tedeschi non si contavano, lo slogan "ITALIANO BATTI LE MANI!" si trasforma velocemente in "ITALIANO BATTI IL TEDESCO!",i cori offensivi, qualcuno ha scritto anche "FUCK" e "SHAME" con dei mattoni da far vedere agli elicotteri che passavano...un bel pollice verso per l'organizzazione tedesca, rea di non saper gestire i numeri di cui tutti sapevano con largo anticipo.

Tuttavia, l'essere lì è stata una grande esperienza, i due interventi del Papa sono stati a dir poco commoventi, con tanto di pesanti autocritiche nei confronti della Chiesa (paragonata ad "un campo con il grano e la zizzania") e l'invito ai giovani ad aiutarli a migliorare.
Ed ogni GMG è, ogni volta in maniera più forte, la dimostrazione che i "lobotomizzati del Cristianesimo" sono molto pochi. La maggior parte sono giovani svegli, che si impegnano nella vita, e che non si fanno fregare dai veri lobotomizzatori: la moda, le droghe come status, i "miti" costruiti commercialmente, la pubblicità che presenta lo status della vita "perfetta", perfetta e di plastica, e tutte le altre idiozie ruotanti attorno al puro discorso economico.

Le parole del Papa sono oltre a ciò, sono parole di vera speranza, non sono una fuga dalla realtà, sono un impegno assumibile da tutti per cercare di migliorare le cose; ed è proprio questa la cosa importante: la chiesa è universale, non è legata a requisiti, se non la ricerca di un senso che non sia semplicemente legato al contingente."

giovedì, agosto 18, 2005

Da Colonia con Furore

Vi scrivo da quel di Colonia, cittä dei Magi, delle bionde e della birra Kolsh; le mie ricerche del Kieriko continuano, e´ stato avvistato ultimamente nei pressi della Galleria Ludwig, dove si aggirava definendo alcuni estintori "Krandi Operen d´Arten", attirandosi le scarpate dei grandi critici presenti nella Galleria.

Tornando a parlare di cose un po´ piú serie, ieri sera dopo la festa degli "Italyani" c´é stato un simpatico allarme-bomba che ha paralizzato tutti i trasporti per alcune ore, probabilmente causato da un turista che aveva bevuto cosí tanta birra che rischiava di esplodere, mettendo a rischio l´incolumitá dei presenti; siamo tornati alle 2 in mezzo alla ressa piú smodata che si possa immaginare.

Domani andremo in visita al famoso Duomo, autentica opera d´arte che trasmette con grandiositá la ricerca di Dio da parte dell´Uomo, scevra da ogni superbia: oggi ivi é arrivato il buon vecchio Ratzy: andammo sulle rive del Reno per vederlo passare in battello, ma il balordo si giró prematuramente prima che potessimo vederlo, cagionando krandi proteste dagli italiani presenti sulla spiaggia sassosa: almeno fecit fortunatamente un mezzo bagno in uno dei fiumi piú grandi d´Europa.

Ora il mio tempo sta per scadere, il sonno mi sta aggredendo con forza, e devo resistergli ancora un bel po´. Ci sentiremo piú avanti, se Dio voe.


Gutentäg
Valerio

domenica, agosto 14, 2005

Kieriko from Dettenschwang

Missione ok.
Ci hanno impinito di mangiare, siamo tutti felicissimi per l´accoglienza, la birra, le tedesche e la celebrazione. Mi trovo su una fattoria bavarese con piú di cento mucche. Domani partiremo per quel di Colonia. Tappe importanti di questi giorni sono state la visita al campo di Dachau, sul quale ho buttato giú un commentino che metteró sul blog al mio ritorno, la messa internazionale ad un´abbazzia ed un casino di altre cose. Ora sono stanchissimo. Domani la messa é molto presto e questa cavolo di tastiera tedesca ha tutti i tasti confusi.

Vi scriveró ancora.
P.S.
L´agente Callaghan non mi ha ancora trovato. Ci vedremo in qualche museo di Colonia e lí avverrá il duello finale.

Ciauz!

Back on a mission!

Domani mattina, ore 6.00, partirò alla volta di Colonia: l'FBI, la CIA, l'Interpol, il Sismi, il Sisde, il KGB e svariate altre organizzazioni mi hanno scelto come l'uomo giusto; il mio compito sarà di tenere d'occhio il pericoloso criminale e delinquentone conosciuto come "Il Kieriko".

Questo pericoloso fondamentalista è sospettato di vari attentati ai genitali della Terza Fila, ma non vi sono prove schiaccianti nei suoi confronti: il compito dell'agente Calleghan sarà di scoprire ulteriori informazioni e sventare possibili attacchi; chi si nasconde dietro l'apparenza da bonario Babbo Nachele fuori stagione del Kieriko? Quali armi di distruzione di massa porta con sè, nascoste tra le pagine della Bibbia o in una piantina di Colonia? Cosa pensa, dietro la barba, questo pericoloso integralista iscritto a SdC?

Vi terrò aggiornati sugli sviluppi dalla città dei Magi.

mercoledì, agosto 10, 2005

Kieriko in Trasferta

From the huge city of Colonia il Kieriko, sfuttando gli internet point, si impegna ad inviare cronache sulla GMG, la woodstock del popolo cattolico.

Ciauz!!!

lunedì, agosto 01, 2005

Ciao Pamela.

Ci saluta la Signora Pamela Rinaudo con un'e-mail toccante.
Anche per vedere meglio la situazione attuale di questo magico mondo chiamato "università"


Gentili studenti,vi scrivo per salutarvi, visto che dal 1° settembre 2005 sarò impiegata presso la Segreteria di Presidenza della Facoltà di Medicina Veterinaria con la quale collaboro già dal febbraio di quest'anno come Manager didattico part-time.Negli scorsi mesi ho partecipato alle selezioni indette dall'ateneo per il personale tecnico amministrativo, rientrando fra gli idonei nelle graduatorie finali; a suo tempo avevo anche chiesto alla facoltà di Lettere se la cosa potesse essere di qualche interesse e se si potesse magari commutare il mio contratto come co.co.co. in un contratto C1 a tempo determinato, purtroppo la cosa è caduta senza che io ricevessi più notizie in merito né garanzie di continuità per il mio attuale lavoro.Nel frattempo il Preside di Medicina Veterinaria mi ha proposto di lavorare per la sua facoltà con un contratto "regolare" (non co.co.co.) full-time per un anno, proseguendo sia con le funzioni del management didattico sia come supporto alla Segreteria di Presidenza.Come potete immaginare, mi dispiace moltissimo lasciare queste strutture e lasciare il corso di laurea in Scienze della comunicazione, che mi ha "cresciuta" e mi ha dato molto, e a cui spero di aver dato qualcosa in cambio. Tuttavia questi nove mesi presso la Presidenza (parlo della Presidenza di Facoltà, non della Presidenza del Corso di laurea) mi hanno dimostrato che non c'era grande interesse nell'accrescere la professionalità ed estendere le competenze del Manager didattico: questa probabilmente è stata la molla che mi ha fatto scegliere la proposta della facoltà di Medicina Veterinaria che spero mi accoglierà con gli stessi familiarità e spirito di collaborazione che ho incontrato a Scienze della comunicazione.Colgo l'occasione per ringraziarvi perché in questi due anni ho potuto trovare negli studenti di questo corso di laurea persone molto disponibili, persone che meritano davvero stima e simpatia, persone che hanno tollerato anche i miei errori, persone che si sono dimostrate davvero gradevoli e collaborative.Questo corso di laurea mi ha dato l'occasione di continuare a fare un lavoro che ho trovato stimolante, ricco di soddisfazioni e molto costruttivo se lo si porta avanti mettendo la voglia di fare sempre meglio e di fornire un servizio sempre di miglior qualità: è un patrimonio che porto con me con una punta di soddisfazione.Vorrei fare un ringraziamento molto particolare a tutti quegli studenti (in prima linea si era schierata la dott.ssa Elena Ditadi) che a settembre dell'anno scorso si sono mobilitati inviando una lettera al Rettore, ai Presidi di Lettere e Filosofia e Scienze politiche, al prof. Cortelazzo per far sì che io restassi come Manager didattico: è stato un gesto che mi ha molto colpito e che credo porterà al risultato che comunque dopo di me ci sarà un'altra persona a ricoprire questo ruolo che non resterà vacante.Non mi resta che ringraziarvi ancora, dicendovi che è stato un piacere fare parte di questa "squadra" e che i momenti di nostalgia, che ci saranno, saranno sicuramente accompagnati dal ricordo di un ambiente di lavoro piacevole a contatto con persone valide e cordiali.Vi lascio rinnovandovi la mia stima e la mia gratitudine.Con vivissima cordialità.PS: sarò in ferie da martedì 9 a domenica 28 agosto, quindi garantisco il servizio di management didattico solo fino a lunedì 8 agosto; nel periodo delle ferie non potrò rispondere con rapidità alle mail. Sarò in servizio per l'ultimo giorno anche lunedì 29 agosto.
dott.ssa Pamela Rinaudo
Manager didatticoCorso di laurea in Discipline della mediazione linguistica e culturaleCorso di laurea in Scienze della comunicazioneFacoltà di Lettere e Filosofia e Facoltà di Scienze politichePalazzo Liviano - Piazza Capitaniato, 7 - 35139 Padovatel 049 827 4693fax 049 827 4690e-mail: pamela.rinaudo@unipd.itC