mercoledì, novembre 29, 2006

E' morto un eroe.

Poche volte un lupo riesce a diventare un agnello. Ancora meno uno schiavo del vizio può trasformarsi in un leader della virtù. Lui ce l'ha fatta, è stato uno dei pochi.

Sto parlando di Allen Carr, un distinto signore che, trovatosi a fumare 100 (cento) sigarette al giorno, ha smesso di punto in bianco nel 1983, e da allora ha aiutato più di 10 milioni di persone a smettere di fumare, grazie ai suoi metodi (i più venduti al mondo nel campo dei libri per smettere di fumare) e ai suoi consigli.

Era un dritto, il vecchio Carr. Uno che anche di fronte alle sue debolezze non si è tirato indietro. Uno di quelli che hanno capito che non importa quanto tu abbia sbagliato, ma quello che ancora puoi fare per gli altri. E' bello pensare che un solo uomo, con la sua forza di volontà, sia riuscito a guarire sè stesso e ad aiutare così tanta gente. Ti mette fiducia quando vedi certi elementi, stolti come nessuno, perchè pensi che anche loro un giorno potrebbero fare qualcosa di buono, anzi, molto di buono.

E' curioso notare come Allen sia morto proprio di quello che ci saremmo aspettati: cancro ai polmoni. Alla fine, si dice che dopo averlo saputo l'abbia presa bene. Commentò infatti, quattro mesi orsono: "In fondo ne è valsa la pena, con tutte le persone che ho aiutato". Un eroe.

Non aveva paura di morire, il vecchio Carr, solo aveva paura del dolore, e dichiarò che se il suo tumore fosse stato doloroso sarebbe andato in Olanda per ottenere l'eutanasia. Come non capirlo? Piace forse a qualcuno soffrire? Perfortuna che oggi è possibile curare anche il dolore con terapie efficaci, anche se mentalmente siamo ancora molto indietro a livello ideologico.

In cielo oggi DIO l'ha invitato a prendere un caffè con lui...per ricordare i vecchi tempi, fare due chiacchiere e non rischiare più di perdere la vita in una nuvola di fumo.

lunedì, novembre 27, 2006

Lezioni di Vita Erasmus: la comida.

Capita a volte che un Erasmus non sappia come impegnare l'inizio della serata. Se Javi è a Firenze, Emmanuel è quello che è e programmi alternativi non ce ne sono, "che fare?". Semplice, si da sfoggio delle abilità culinarie degli Italiani al resto del mondo! Chiamo i miei degni compari di scorribande notturne y quedamos a las 9 en mi casa. Cuando la Amatriciana llama, los Erasmus contestan!

Per prima cosa si preparano gli ingredienti separati...pomodori freschi pelati e tagliati, pancettaaffettata artigianalmente, pecorino e cipolla...



A questo punto si comincia a cucinare il sugo...



Avendo cura che sia a puntino...


Y ya està! Ecco i bucatini all'amatriciana che avete sempre sognato!



E si rimpinzarono tutti felici e contenti (da notare la porzione del francese, aspirapolvere umano)...



Vale chica...y ahora que hemos cenado...vas a salir con el chef? ;)

martedì, novembre 21, 2006

Ma perpiacere...


Divertirsi! Bisogna divertirsi! Questa è la parola d'ordine! Ma cosa? E' un obbligo? Un male necessario? Un dovere morale? A destra e a manca tutti dicono "approfittane finchè sei giovane, divertiti! prendi tutte le occasioni!". Ma cos'è questo divertirsi? Insaccarsi di alcol e droga? Dormire 2 ore per notte? Il divertirsi sfrenato, tanto invocato da giovani pagliacci senza costume, stolti adulti frustrati e nostalgici sessantottini, perchè dovrebbe essere un "must" da fare per non pentirsene in seguito?

E allora quando non sai come divertirti, corri! Non importa dove, ma corri, non lasciarti stare fermo a pensare, devi sfruttare ogni singolo attimo come se fosse l'ultimo! Chi se ne frega del domani, avrai tutta la vita per pensarci! Ora devi correre, devi vivere DAVVERO!!!

Ma andate a cagare.

E' figo divertirsi, ma divertirsi nel modo giusto, ATTENZIONE! Predicato su tutte le riviste, indottrinato da MTV e Italia 1, il DI-VER-TIR-SI è quello figo, quello DAVVERO giovane, quello inimitabile e sempre sorridente in copertina! Se poi il prezzo da pagare è alto chi se ne frega! Pagano i tuoi! Vuoi che ti neghino un cinquanta per la fiesta? Non fare il matuusa, yeyyy fratèèllloooo!! Engioi laaaiiif!!! Si può spegnere ogni tanto il cervelloooo...(sì caro Vasco, se tu l'avessi mai acceso una volta, caro mio...).

E poi soprattutto il figo del divertirsi è il RACCONTARLO!

"A go ciapà na mmmmmmina ieri sera che de boto ndavo in coma...a go bevù sinquantado Martini e oto cisterne de Gèc Dèniels...che robeee no capivo pì un cassooo, ooooh! A me so divertìo a sè, gheto capìo omo!! E queo che a no ghemo fumà, diiiiioooboooon, maai sentìa na roba del genereeeee!!"

E se poi mi viene la sfiga di stare male (perchè di sfiga si tratta, io non ho fatto niente per meritarmelo!!), chi se ne frega! Tanto c'è sempre il mona di turno al pronto soccorso che ha studiato trent'anni per salvarmi il culo! E neanche lo pago io, lo pagano gli altri!! Quelli che non sono GGIOVANI!!

Maledetti voi, pubblicitari, che per "stupire" non sapete fare altro che dissacrare, vergogna gridata fiera di una povertà creativa, che distrugge ciò che di buono i vostri padri vi hanno insegnato!

Una civiltà che non insegni il dovere personale è destinata a fallire, fagocitata da altre civiltà meno sovrastrutturali e più ancorate alla realtà; pensiamoci bene, la prossima volta che decidiamo di DI-VER-TIR-CI!!!.

mercoledì, novembre 01, 2006

Madrid...Madrid...


Che dire? Le parole non sarebbero d'aiuto. Ma proviamoci.

Anni luce da quanto ero prima, ed anni luce da quanto sarò a giugno. Certe giornate sarebbero da fotografare, per poterle riguardare quando son passate. Certe emozioni sarebbero da chiudere in un pugno, con passione, per poterle ricordare per sempre.

Tante cose sono cambiate, e tante altre cambieranno. Alcune in bene, altre in peggio, ma sempre in saldo positivo. Quel che resta di Siviglia sono pixel colorati, deittico elettronico di una realtà scivolata tra le dita, nei minuti che passavano veloci.

Una lucertola di perline colorate sul tavolo, ricordo di una promessa non mantenuta, legge i caratteri che scorrono veloci sullo schermo, impassibile e dolcissima. Bollani suona nell'aria. E, a un tratto, la percezione della complessità.

Corsi, fichas, articoli, LG, Cubase, Fallen Mind, pubblicità, Gemini, camicie da stirare, frutta, blues, Trinity, Freehand, Coca Cola, Palacio, jeans, occhi chiusi, dimmelo ancora, WLAN_F9, il francese Tin Tin, tortilla, LaSexta, SEUR, el junco, fazzoletti.

Dove saremo tra vent'anni? Ci saluteremo ancora con la mano passando per la strada in una giornata di pioggia? E dove sarà Madrid, l'Erasmus, ed oggi? Come guarderemo il cielo uscendo la sera? A chi daremo la mano per riscaldarci in un bar del centro?

Niente si dimentica davvero, solo si dimentica ciò che vogliamo dimenticare. Ma stavolta non voglio dimenticare. Voglio ricordare, fino a che la memoria me ne darà. Ricordare ciò che è stato, ciò che sono stato, ciò che siamo stati.