domenica, gennaio 22, 2006

Ciarls Foster Chéin, noto contadino del Quarto Podere

Per quanti dovessero ancora sostenere l'esame di Cinema, metto online poche facciate di appunti, molto stringati, che ho scritto per meglio ripassare I figli di Nadar ed il Manuale del Cinema.

Ovviamente, non si devono intendere questi appunti per altre finalità al di là del puro e semplice ripasso (come "attivatori di nodi concettuali generici"), dato che senza aver studiato sarà fatica inquadrare anche solo l'argomento dell'appunto.

Trovate inoltre allegato un layout per la presentazione dei vostri 10 film: è sufficiente sostituire i nomi ed avrete già un modello di presentazione professionale, che certo vi varrà almeno un paio di voti in più ;).

Buono studio


Aggiornamento: Giulio, in un impeto di generosità, ha deciso di mettere online i suoi appunti in PDF sul Manuale del Film, realizzati con la sua consueta maestrìa; è un vero riassunto completo di tutto in meno di 20 facciate, indispensabile per lo studente trendy e alla moda.

lunedì, gennaio 16, 2006

Su come la tecnologia ci complichi la vita, sull'assurdità della burocrazia come strumento di controllo e sulla pochezza delle Poste Italiane.

Circa un mese fa, maledetto il giorno in cui decisi di farlo, andai in posta per attivare un conto BancoPosta, attratto dai bassi costi di gestione e dai servizi online evoluti. Il servizio è pubblicizzato "senza costi", comodo, pratico, veloce ecc ecc, tutte le cose che dovremmo scrivere noi un domani nei depliant di qualsiasi cosa.

Stamattina sono andato per aggiungere dei contanti al mio conto corrente ed effettuare un bonifico; arrivato lì compilo il modulo per effettuare il trasferimento di fondi, e lo presento all'impiegata. Dopo un'accurata procedura di trascrizione, mi chiede la carta di credito Postamat; la avviso del fatto che, come previsto dai termini contrattuali, mi ero avvalso della possibilità di non attivarla, per risparmiare su spese e commissioni varie (per le necessità, ho già l'ottima Postepay, che funziona in ogni dove, essendo del circuito Visa Electron). Mi informa a quel punto dell'impossibilità di portare a termine l'operazione, dato che come "prova" dell'essere titolare del conto dovevo consegnare la carta di credito per il passaggio nel lettore magnetico. Tuttavia mi consola dicendo che il bonifico posso comodamente effettuarlo da Internet.

Ora, al di là dei pensieri riguardo a un possibile collasso della volta celeste a causa di ingiurie nei confronti delle figure ecclesiastiche e divine, vorrei riflettere sulla totale assurdità di un simile comportamento da parte di quello che si vorrebbe porre come una sorta di istituto di credito affidabile.

Dallo sportello non posso effettuare bonifici, ma da Internet sì. Poco importa che su Internet possano rubarmi l'account, i codici di accesso, e svuotarmi il conto magari da un computer remoto della Cina o della Russia. No, da Internet ho accesso totale al mio conto, potrei perderlo in 5 minuti. Ma dallo sportello no. Allo sportello, se non hai la carta di credito Postamat, tu non esisti. Puoi esibire carte d'identità, codici fiscali, certificati di nascita e di buona salute, ma tutto ciò è vano, se non possiedi il Moloch del credito postale: la carta Postamat.

Si capisce dunque perchè lo pubblicizzino come un servizio "senza costi": perchè, come dice il caro amico Luigi Pulcini, è anche "un servizio senza servizi". Sconsiglio a tutti i colleghi e non solo di aprire un conto in posta, poichè, nonostante i costi siano effettivamente bassi, se non avete una buona dimestichezza con il web (che include anche tenere il pc sempre aggiornato, evitare virus e keylogger, ecc) rischiate nel migliore dei casi di non riuscire ad usarlo, e ad ogni modo non riceverete assistenza allo sportello, e se non avete la carta Postamat non potete nemmeno fare operazioni.

E fortuna che dicono che è pensato per i "ggiòvani"...

martedì, gennaio 10, 2006

La cultura, questo valore universale.

Giro a tutti voi, cari colleghi, un importante documento didattico che ci è arrivato stamattina da parte della prof. Busà, attualmente nel continente americano per un simposio sul pidgin english e l'uso delle fricative labiovelari nelle lingue indoeuropee arcaiche: questo breve foglio è il riassunto di una giornata di lavoro a questo importantissimo congresso internazionale.



Per i principianti:


"Tre streghe guardano 3 orologi Swatch. Quale strega guarda quale

orologio Swatch?"


Ed ora ripetete ad alta voce la traduzione in Inglese :

"Three witches watch three Swatch watches. Which witch watch which

Swatch watch?"


Per gli esperti:


"Tre streghe svedesi e transessuali guardano i pulsanti di 3 orologi

svizzeri Swatch. Quale strega (svedese e transessuale) guarda quale

pulsante di quale orologio svizzero Swatch?"


Ed in Inglese (sempre ad alta voce) :

"Three Swedish switched witches watch three Swiss Swatch watch switches.

Which Swedish switched witch watch which Swiss Swatch watch Switch?"



Adesso potete pulire lo schermo del vostro computer.



giovedì, gennaio 05, 2006

Tra Goffman e Brunetta la giornata è perfetta.

Ecco alle vostre gole assetate di cultura un componimento per un amico ingegnere di nome Gabor (tra l'altro autore di un ottimo remix del mio brano Dreaming of you, ascoltabile qui), brillante studente all'università di Monaco e luminare dell'elettromagnetismo e del calcolo razionale. Essendo in procinto costui di acquistare un pc portatile Sony VAIO, ho scritto una breve poesia per canzonarlo.



VAIO

Il lucente Sony Vaio,
è un pc sì molto gaio
lo si trova nel pollaio
nel sol mese di gennaio

l'usa anche il giornalaio
e la moglie, all'arcolaio
così il frate, con il saio
prega nella sedia a sdraio

L'ingegnere furibondo
lo progetta a tutto tondo,
ed il Gabor, sì valente
l'usa sempre immantinente

Tutti amano il buon Vaio
al cantiere o dal mugnaio
e s'alfine non funziona
tosto corre al letamaio.