lunedì, gennaio 16, 2006

Su come la tecnologia ci complichi la vita, sull'assurdità della burocrazia come strumento di controllo e sulla pochezza delle Poste Italiane.

Circa un mese fa, maledetto il giorno in cui decisi di farlo, andai in posta per attivare un conto BancoPosta, attratto dai bassi costi di gestione e dai servizi online evoluti. Il servizio è pubblicizzato "senza costi", comodo, pratico, veloce ecc ecc, tutte le cose che dovremmo scrivere noi un domani nei depliant di qualsiasi cosa.

Stamattina sono andato per aggiungere dei contanti al mio conto corrente ed effettuare un bonifico; arrivato lì compilo il modulo per effettuare il trasferimento di fondi, e lo presento all'impiegata. Dopo un'accurata procedura di trascrizione, mi chiede la carta di credito Postamat; la avviso del fatto che, come previsto dai termini contrattuali, mi ero avvalso della possibilità di non attivarla, per risparmiare su spese e commissioni varie (per le necessità, ho già l'ottima Postepay, che funziona in ogni dove, essendo del circuito Visa Electron). Mi informa a quel punto dell'impossibilità di portare a termine l'operazione, dato che come "prova" dell'essere titolare del conto dovevo consegnare la carta di credito per il passaggio nel lettore magnetico. Tuttavia mi consola dicendo che il bonifico posso comodamente effettuarlo da Internet.

Ora, al di là dei pensieri riguardo a un possibile collasso della volta celeste a causa di ingiurie nei confronti delle figure ecclesiastiche e divine, vorrei riflettere sulla totale assurdità di un simile comportamento da parte di quello che si vorrebbe porre come una sorta di istituto di credito affidabile.

Dallo sportello non posso effettuare bonifici, ma da Internet sì. Poco importa che su Internet possano rubarmi l'account, i codici di accesso, e svuotarmi il conto magari da un computer remoto della Cina o della Russia. No, da Internet ho accesso totale al mio conto, potrei perderlo in 5 minuti. Ma dallo sportello no. Allo sportello, se non hai la carta di credito Postamat, tu non esisti. Puoi esibire carte d'identità, codici fiscali, certificati di nascita e di buona salute, ma tutto ciò è vano, se non possiedi il Moloch del credito postale: la carta Postamat.

Si capisce dunque perchè lo pubblicizzino come un servizio "senza costi": perchè, come dice il caro amico Luigi Pulcini, è anche "un servizio senza servizi". Sconsiglio a tutti i colleghi e non solo di aprire un conto in posta, poichè, nonostante i costi siano effettivamente bassi, se non avete una buona dimestichezza con il web (che include anche tenere il pc sempre aggiornato, evitare virus e keylogger, ecc) rischiate nel migliore dei casi di non riuscire ad usarlo, e ad ogni modo non riceverete assistenza allo sportello, e se non avete la carta Postamat non potete nemmeno fare operazioni.

E fortuna che dicono che è pensato per i "ggiòvani"...

1 Comments:

Blogger Massimo Manuel said...

Non è per ggiòvani...è per i paguri! Letteralmente!!

20/1/06 15:29  

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