giovedì, aprile 28, 2005

Sto in mare aperto e mi perdo e tu sei la mia ancora...

Gravità. Questa sconosciuta. Hawking ed i massimi astrofisici hanno teorizzato da tempo l'esistenza dei gravitoni, particelle non dimostrate ma che spiegherebbero l'esistenza dell'attrazione gravitazionale. L'ultima teoria in questo senso è l'istantone, una particella che riunirebbe assieme spazio, tempo, gravità e materia.

"...che se ti penso lontano mi vengono i brividi..."


La gravità mi sta giocando un brutto scherzo: mi schiaccia sulla sedia, mi rende difficile, assieme all'attrito radente della sedia stessa e dell'aria, ogni movimento e certamente ha una certa influenza sulla velocità delle cellule nervose.

"...tutte le mie speranze ho perso e tu sei l'ultima..."

Oggi non è stata facile: già quando siamo arrivati la situazione si è presentata difficile: la nostra amata terza fila era occupata da due ragazze, una per lato (quasi a voler impedire l'accesso ai nostri posti), armate fino ai denti e restie a muoversi; un minaccioso intervento di Andrea C ha riportato tutto alla normalità (le ragazze, intimidite dalla sua visione, si sono spostate immediatamente).

Nonostante la lezione di Storia fosse di indubbio interesse (...ma il figlio della professoressa come si chiama? Sorbetto?) due ore sono sempre due ore (l'"ora", questa convenzione!)...; ma la vera stangata l'abbiamo presa al Piovego, dove abbiamo passato più tempo in coda che seduti a mangiare. Tra l'altro oggi c'era anche una pizza commestibile (prosciutto e funghi). A proposito, apro una breve digressione sulla pizza della mensa Piovego.


Piovego Pizza "da Mario"

In seguito a un inchiesta di Report, la terza fila ha appurato che la pizza prodotta nella mensa Piovego presenta una tossicità del 98%: le focacce con pomodoro e formaggio + vari ingredienti di cui ci nutriamo sono fabbricate infatti con le gomme usate del Mondiale F1 e del Motomondiale, grazie ad una convenzione stipulata con Bridgestone e Pirelli: ecco spiegato il retrogusto particolarmente gommoso dell'alimento in questione, che permane per settimane nella bocca dello studente; sembra però che questo accorgimento aiuti a prevenire la formazione della carie, grazie allo strato impermeabile che si forma sopra lo smalto dei denti.

Un'altra importante questione della mensa Piovego riguarda il gusto delle pizze: queste sono prodotte non, come molti credono, in modo arbitrario, bensì seguendo questa pratica formula:

  • Primo caso: Pochi studenti, ragazzi, molto affamati: In questo caso il pizzaiolo, notata la situazione, nasconde le pizze con ingredienti saporiti che farebbero la felicità degli avventori e provvede a sfornare, per almeno 10-20 minuti (in modo da piegare anche i più resistenti), esclusivamente pizze bislacche e vegetariane, che come sappiamo non possono certo essere fagocitate da uno studente carnivoro.
  • Secondo caso: Molti studenti, ragazzi, molto affamati: In questo caso il pizzaiolo si comporta come sopra, solamente che provvede a sfornare pizze vegetariane e/o ricotta e pomodorini alla velocità della luce, innervosendo ancor di più i primi in ordine di attesa, che sentono addosso tutta la pressione psicologica della fila.
  • Terzo caso: Studentesse: Nel caso vi fossero un grande numero di studentesse in attesa della pizza, il pizzaiolo provvede a sfornare pizze buone (per "buone" si intendano pizze con almeno un ingrediente a base di carne) in ragione dell'85% del totale (osservazione empirica), salvo tornare ad invertire gli standard ai primi tosi in vista.

C'è poi il caso tragico della
PIZZA CON IL PROSCIUTTO CRUDO: questo particolare tipo di pizza ha una frequenza di 1 ogni 26, ed è sognata segretamente da ogni studente pizzofago del Piovego: non mento se dico che Emanuele l'ha presa almeno 3 o 4 volte, sbuderato e senza ritegno.

Non fatemi parlare poi delle bevande...essendo un accanito fan della bibita scura, non faccio altro che bere ciò che viene indicato come "Pepsi": peccato che questa sia in realtà
Pepsi immersa nell'acqua. La strategia del Padrone Oscuro della Mensa Piovego è chiara: ha dato disposizione agli orchetti che preparano i distributori di utilizzare una bottiglia di Pepsi originale ogni 94 litri d'acqua distillata, così da poter tagliare i costi. Ma questa deve certamente essere intesa come manovra a favore degli studenti, che così assumono la giusta quantità d'acqua che il loro corpo ha bisogno ed evitano l'insorgere della carie e del diabete poichè, anche se bevessero 10 bicchieri di Pepsi Acqua non avrebbero zuccheri necessari ad alimentare nemmeno n.3 batteri del cavo orale.


Ma andiamo avanti. Dopo il riequilibrio delle funzioni metaboliche avvenuto in mensa, la terza fila (o meglio, l'elite intellettuale della terza fila) si dirige in aula studio: non cito quanto è successo oggi solo per rispetto del pudore dei lettori. <
----Interessante esempio di messaggio diretto a destinatari multipli: in questo caso si nota un destinatario verticale, rappresentato dai lettori del blog, ed un destinatario orizzontale, rappresentato da colui che è coinvolto nel misfatto.


Una volta finito il tempo a disposizione, noi ci si dirige all'ex fiat, per il laboratorio d'inglese. Si discuteva con Giulio andando a prendere il pacchetto di Mentos Fruit che mi avrebbe avvelenato per le due ore successive: ma non potevano mica fare un'aula da 200 posti al posto (mi si perdoni il giuoco di parole) di un'aula studio (ce ne sono due, ogniuna a metà capienza), così da avere un'aula libera per il prof. Allievi e poter così seguire il corso di Sociologia? Alle posate l'ardua sentenza.

Il laboratorio d'inglese è stato uno scherzo: grazie al possente web designer della terza fila (Diego) abbiamo fatto il layout in un attimo, scritto gli articoli e pubblicato il tutto: il risultato è stato professionale, un vero e proprio sito web con tanto di menù laterale con i links alle sezioni (lo mettiamo online come compendio ecologista al blog?).

Ora manca solo una lezione alla fine del magnifico laboratorio: siamo un po' tristi e già sicuri che la Cloke ci mancherà: speriamo soltanto di aver imparato qualcosa anche d'inglese, oltre che di ecologia. In questo post ho parlato in inglese about the 5%.