venerdì, luglio 08, 2005

Alla tomba dei Re Magi...

Dopo aver terminato la sessione di esami ( ok, mi manca videoscrittura, macchissene ) con un misero 28 in italiano ( volevo di più, sigh - se callegaro ha preso trenta e lode, io volevo trentacinque ), mi accorgo, mentre mi distruggo di riunioni per camposcuola con animatrici rabbiose ed animatori maschi loro prede di centinaia di sfuriate, che tra poco più di un mese mi ritroverò nel paese di Wagner e del nostro collega sociolinguista Otto Von Bismarck per la ventesima giornata mondiale della gioventù.Roma mi era stata negata per via dei miei quattordici anni, Toronto per via delle mie poche finanze e della mia irrazionale paura di volare, insomma, per Colonia, economicamente raggiungibile ( unica vancanza dell'anno ) e raggiungibile tramite autobus ( o autobusone, per dirla alla spagnola ), non avevo scuse. Dopo Lourdes e Santiago, due esperienze provanti fisicamente e mentalmente, ecco una prova di fede relativamente facile. Seduti, con milioni di ragazzi, catto-cool come me, catto-giulianoferrara alla Callegaro, catto-nonpraticanti in cerca di fede e di belle ragazze, cattolici, protestanti, luterani, maschi, femmine, ragazzini, giovani, giovani coppie cinquantenni che si sono conosciuti alla prima giornata mondiale della gioventù e continuano a credersi giovani, pretini, suorine, casti, puri, trombatori di professione, comunisti, fascisti, clericali marci come me o per una chiesa laicista... Insomma, ci saremo tutti. Ed è questo che rende diversa questa esperienza da un'adorazione notturna nella grotta di Lourdes o giornate e giornate di cammino in solitaria a Santiago De Compostela. Lì, a Colonia, ci saremo tutti. Diversissimi. Eppure saremo accomunati da un amore, grande o piccolo, in crescita od in disillusione, per Gesù Cristo. Lì, tra canti di Spoladore, gare di birra ( ho deciso che sul suolo tedesco berrò solo birra, niente acqua ), gare a "Il mio paese ce l'ha più lungo del tuo", avremo il tempo per accorgerci che non possiamo rimanere da soli, che abbiamo bisogno degli altri. E che quando lasceremo Cattolik-town e le tombe dei Re Magi ( morti, di dice, per una indigestione di caramelle durante un rave party al polo nord ), dovremo dare la nostra gioia a tutti, stringendo le mani di tutti e divertendoci con tutti, rimanendo però amici di Gesù Cristo e non rinnegandolo mai.
P.S.Se passo sociolinguistica, offro da bere a tutti. In mensa.

4 Comments:

Blogger J said...

Preoccupiamoci di andare a Colonia, che bello, tutti insieme, mentre tutti insieme saltiamo per aria prendendo l'autobus o la metropolitana..

9/7/05 09:52  
Blogger I'd ask said...

La tua reazione, o Giulio, è proprio ciò che i terroristi vogliono ottenere, il terrore.

E invece bisogna continuare, la vita va avanti, non bisogna fare il loro gioco, altrimenti ci si chiude in casa aspettando la fine dei propri giorni guardando i telegiornali catastrofici.

Invece di rassegnarsi bisogna reagire, dimostrare che siamo più forti, anche psicologicamente, non dargli spazio per fregare anche noi, che per puro caso siamo rimasti vivi da un attentato che poteva essere sul treno che prendiamo la mattina.

9/7/05 13:05  
Blogger I'd ask said...

nono, pian tosi, caso mai catto-Callegaro...formo una categoria a parte.

15/7/05 12:03  
Blogger I'd ask said...

Beh, forse dovrei allargarlo un po' il mio piccolo mondo, per farcelo stare...

15/7/05 15:27  

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