sabato, settembre 10, 2005

La FALSITA' e la FAZIOSITA' di chi scrive con il preciso scopo di ingannare.

Voglio porre oggi all'attenzione del nostro gentile pubblico un fulgido esempio di malgiornalismo: i media dovrebbero, nelle molte teorie comunicative di Stelliana memoria, essere il "cane da guardia" della verità, e dovrebbero garantire al cittadino una visione effettiva dei fatti, scevra da strumentalizzazioni e politicizzazioni generiche.

Molte volte però questo non accade: il media diventa il mezzo per la disinformazione, per l'inganno premeditato e per la falsità presa a vessillo, forti della circolazione incontrollata delle immagini descritta ne L'immagine della notizia.

Voglio descrivere precisamente l'accaduto, con un post forse un po' lungo ma di certo non inutilmente.


Tutto inizia con un articolo di Lancet, rivista tra le più rinomate a livello mondiale per quanto riguarda il campo biomedico: l'articolo è visionabile qui:

http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140673605671073/fulltext


Ma il referendum brucia anche a 3 mesi di distanza, e come si fa a farsi sfuggire un'occasione così ghiotta per rivendicare le proprie idee, facendo leva sulla confusione generata dall'argomento?

E qui entra in scena lui, il Falso: Enzo Giacobini (un nome che è tutto un programma) pubblica su La Stampa del 7/9/2005 (http://www.lastampa.it/_settimanali/tst/estrattore/Tutto_Scienze/art6.asp) il seguente articolo, che parla più dei referendum che della notizia:

"UN anno fa i cittadini svizzeri venivano chiamati ad esprimere il proprio parere sull’uso terapeutico delle cellule staminali umane e di cellule derivanti da tessuti embrionali umani. I referendum su questioni scientifiche non sono una novità per gli svizzeri, che ricorrono a questo tipo di consultazione 4-5 volte all’anno. La domanda posta dal referendum era simile ad una di quelle rivolte agli italiani nella scorsa primavera. Ma in Svizzera si era mobilitato un piccolo esercito di scienziati e clinici che in programmi radio-tv e conferenze anche a livello locale spiegarono al pubblico la grande importanza della sperimentazione con cellule umane allo scopo di ottenere i migliori tessuti da sostituire a tessuti malati in interventi terapeutici di vario tipo. La risposta degli svizzeri superò le aspettative più rosee degli scienziati, con una media nazionale di sì al di sopra del 70% e punte dell'80% nei cantoni a maggioranza protestante (ad esempio Ginevra) e con un minimo del 55% in quelli più cattolici. Rispettando una lunga tradizione di laicità e la garanzia costituzionale di libertà di opinione, non vi fu (al contrario dell'Italia) alcun intervento da parte del clero, neppure quello cattolico, rivolto a scoraggiare l’esercizio del voto. E la scelta del popolo svizzero è stata prontamente premiata secondo quando si può leggere sulla rivista medica inglese «Lancet». Un gruppo di ricercatori dell’Università di Losanna, utilizzando per la prima volta cellule umane derivanti da un’embrione che, secondo la legge precedente (e secondo quella vigente oggi in Italia), sarebbero andate inevitabilmente distrutte, ha trattato 8 bambini gravemente ustionati ricoverati nella Clinica Universitaria di Losanna. Dall’embrione si è prelevato un minuscolo lembo, poi coltivato in vitro in modo tale da ottenere migliaia di cellule primitive della pelle. Un solo embrione è bastato per curare tutti gli otto bambini e secondo i ricercatori lo stesso frammento sarebbe bastato per oltre cento pazienti. Di solito in casi del genere si preleva un lembo di pelle dello stesso paziente da una parte del corpo non ustionata e la si applica sulla parte ustionata. Questa tecnica non solo è dolorosa ma produce cicatrici poco estetiche. Negli Anni 80 fu sviluppata la tecnica di produrre artificialmente dei lembi sottili di pelle umana coltivati in vitro. Questa tecnica pur dando notevoli vantaggi rispetto alle precedenti, soffre di limitazioni principalmente per il fatto di non poter riprodurre tutti gli strati della pelle ma solo i più esterni. Da tempo era conosciuta la presenza di fattori particolari di accrescimento della pelle presenti nell'epidermide embrionale, il primo dei quali venne scoperto dalla Levi Montalcini e da Cohen. Questi fattori permettono la saldatura di una ferita da taglio senza lasciare cicatrici. I ricercatori svizzeri utilizando tali nozioni hanno messo al lavoro per la prima volta le cellule embrionali umane e, con una certa sorpresa da parte di tutti gli specialisti, hanno ottenuto risultati migliori di quelli avuti in interventi precedenti. Le cellule embrionali applicate sulla regione ustionata sono scomparse dopo pochi giorni dando luogo ad una guarigione spontanea del tessuto sottostante e formando nuova pelle di ottima qualità. Probabilmente si tratta di un processo di stimolazione dei tessuti superstiti promosso fornendo ad essi fattori essenziali per il loro accrescimento. Se il successo di questa nuova metodologia sarà confermato, si può pensare a banche di tessuti umani embrionali ai quali accedere da parte di quei paesi che ne permettono l'uso terapeutico. Bisogna notare che i bambini trattati a Losanna avevno ustioni multiple e gravi di terzo grado che richiedono trapianti comportanti spesso cicatrici deturpanti. La pelle usata normalmente per i trapianti non ha una elasticità tale da permettere movimenti normali delle dita, degli arti e delle articolazioni dopo l'attecchimento. I bambini ustionati devono essere sottoposti a una serie di dolorose operazioni successive via via che crescono. Le ustioni trattate con cellule embrionali umane appaiono invece come pelle con una pigmentazione quasi normale. Altro vantaggio del trattamento è la rapidità della guarigione: 15 giorni in media, cioè molto più rapida che con i trapianti. Rimane ancora da dimostrare la possibiltà di moltiplicare il numero di cellule ottenuto, di poterle preservare, confezionare e spedirle ad altri centri di cura. Con un solo embrione umano si potrebbero curare centinaia di persone. Ai pazienti italiani non rimarrebbe che rivolgersi a centri stranieri con un po' di rammarico per non aver capito l'importanza pratica del quesito referendario."


L'uomo della strada potrebbe certamente pensare "cavoli, allora è falso ciò che ci hanno detto, che con le staminali embrionali non si è avuto un risultato in 30 anni, che non servono a curare i malati ma solo ad arricchire le multinazionali!".

E invece no. Invece no, cari signori, perchè ora potrete leggere un articolo che parla della medesima notizia, in termini forse meno politici ma certamente più imparziali.


Nel notiziario quattordicinale dell'ADUC, Anno IV Numero 94 del 19 Agosto 2005, si può leggere il seguente articolo (è visionabile dal sito http://staminali.aduc.it/php_newsshow_0_4674.html , ed è ripreso anche da http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=3018):

"Un trapianto di tessuto cutaneo fetale donato da una donna dopo un aborto spontaneo: in sole due settimane ha guarito otto bambini con ustioni cutanee.
La notizia, resa nota sulla rivista scientifica The Lancet, indica nuove prospettive in ingegneria dei tessuti per ottenere guarigioni piu' rapide e risolvere il problema del reperimento della cute, lasciando intravedere la possibilita' di creare banche di pelle fetale.
Il lavoro e' stato coordinato da Patrick Hohlfeld del Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell'Universita' ospedaliera di Losanna, in Svizzera.
Oggi per riparare lesioni cutanee e ustioni di secondo e terzo grado la tecnica standard consiste nell'auto-trapianto di pelle, ovvero nel prelevare da una parte del corpo del paziente una superficie di cute sana da impiantare nella regione cutanea lesionata.
Alla ricerca di una strategia alternativa, gli esperti hanno osservato le potenzialita' del tessuto cutaneo di un feto morto a 14 settimane di sviluppo, all'utilizzo del quale la donna, la cui gravidanza era terminata prematuramente, aveva dato il consenso informato scritto.
Da una biopsia di tessuto cutaneo fetale gli esperti hanno ottenuto una banca di tessuto cutaneo fetale, dimostrando che a partire da una singola donazione si potevano produrre diversi milioni di costrutti (di dimensioni 9x12 cm) utilizzabili in chirurgia ricostruttiva della cute.
Con queste premesse i ricercatori hanno testato i costrutti cutanei su otto bimbi con ustioni. L'equipe ha applicato i lembi di pelle fetali sulle lesioni dei piccoli pazienti e li ha bendati, cambiando i bendaggi ogni 3-4 giorni per tre settimane. Alla seconda settimana le ferite dei bimbi erano gia' rimarginate e nessun bambino aveva bisogno di un auto-trapianto di cute perche' era completamente guarito.
"Abbiamo dunque mostrato -ha riferito Hohlfeld- che la cute fetale e' un ottimo sostituto per fornire in un breve tempo pelle di altissima qualita' a pazienti ustionati, eliminando la necessita' di ulteriori tecniche di trapianto". "Le cellule cutanee fetali potrebbero avere un enorme impatto nell'ambito dell'ingegneria dei tessuti, visti gli effetti terapeutici di questa nuova strategia e la sua facilita' di applicazione".
"Si tratta di un risultato interessante", commenta Ranieri Cancedda, direttore del laboratorio di Ingegneria dei tessuti al Centro di biotecnologie avanzate di Genova.
Cancedda precisa di non aver letto il lavoro scientifico "tuttavia suppongo che non si tratti di un vero e proprio trapianto di cellule, che comporta una serie di problemi immunologici, ma piuttosto di una medicazione biologica. Gia' negli adulti si era osservato che applicando tessuti provenienti da donatori, e cresciuti in vitro, a pazienti ustionati, la pelle rigenerava piu' facilmente perche' questa sorta di benda biologica stimolava il differenziamento di cellule staminali".
Non e' strano quindi, secondo Cancedda, che la pelle fetale possa funzionare bene come medicazione biologica, "perche' contiene molti fattori di crescita che stimolano le cellule staminali a rigenerare il tessuto cutaneo".
Da dimostrare e' invece se le cellule fetali, che provengono da un feto di 14 settimane, abbiano effettivamente attecchito sui piccoli pazienti. "Occorre innanzitutto capire di che tipo di lesioni si tratta se di lesioni provocate da ustioni profonde oppure no". In quest'ultimo caso, come presumibile secondo Cancedda, le staminali rimaste sono state stimolate a una rapida rigenerazione dei tessuti, ma e' da scartare che le cellule fetali abbiano formato nuova pelle."


E allora si capisce, la differenza...innanzitutto non c'è stato alcun uso di "cellule staminali embrionali": le cellule sono prese da un feto (abortito spontaneamente) di 14 settimane, tempo di sviluppo del bambino in cui non è nemmeno più permesso abortire dalla legge italiana! Altro che embrione!

Un'altra falsità è "utilizzando per la prima volta cellule umane derivanti da un’embrione che, secondo la legge precedente (e secondo quella vigente oggi in Italia), sarebbero andate inevitabilmente distrutte"; secondo la legge vigente attualmente in Italia infatti non è possibile distruggere cellule embrionali, come invece sarebbe stato se la legge fosse stata abrogata (...se uno deve mentire faziosamente, almeno sia capace di farlo bene...Giacobini si rivela anche un menzognero poco intelligente).

Il termine EMBRIONE ricorre nell'articolo del "grande giornalista" per ben 4 volte: ora, non ho ancora sentito nessuno, da nessuno dei due schieramenti, che abbia chiamato "embrione" un bambino di 3 mesi e mezzo, al posto di "feto".

Leggendo l'articolo dell'ADUC si capisce poi, dal commento di Ranieri Cancedda, direttore del laboratorio di Ingegneria dei tessuti al Centro di biotecnologie avanzate di Genova, che in realtà il trapianto di pelle non avrebbe avuto tutta questa importanza, in quanto avrebbe semplicemente aiutato le staminali adulte dei bambini (le piastrine che ricostruiscono la pelle, in questo caso) a rigenerarsi più velocemente: il professore sostiene infatti che "Non e' strano quindi, secondo Cancedda, che la pelle fetale possa funzionare bene come medicazione biologica, "perche' contiene molti fattori di crescita che stimolano le cellule staminali a rigenerare il tessuto cutaneo".

Stimolazione, non trapianto di cellule staminali embrionali. Una semplice stimolazione che, logicamente parlando, sarebbe uguale a mettere dell'aloe vera, un impacco di erbe officinali o una pomata sulla pelle ustionata.

Nonostante ciò, gente come Enzo Giacobini scrive e viene pubblicato su un giornale che ha una tiratura di oltre 412.000 copie giornaliere.

412.000 italiani in balìa di menzogne simili.


La disonestà e la grettezza umana non conoscono confini: nel 2005 abbiamo ancora esempi di stravolgimento delle notizie in questa maniera; stiamo attenti a non farci fregare troppo, specialmente da certa gente che punta sulle speranze della gente onesta solo per i loro loschi giochi di potere.

9 Comments:

Blogger Unknown said...

Valerio, sempre più in alto...
Tanto ormai però questo è un capitolo chiuso.
Se ne apre un altro.
L'amico sniffone Marco Porcio Pannella apre un'altra battaglia che vuole aprire al pubblico referendum : l'eutanasia.
Padre Livio Fanzaga ha commentato : Requiescat in pace, amen.

10/9/05 21:20  
Anonymous Anonimo said...

Valerio, come già detto dimostri di studiare comunicazione, ma a parte il copia incolla non palesi conoscenze in materia, altrimenti sapresti che le staminali embrionali sono più importanti, ai fini della ricerca, perchè la loro potenziale differenziazione è illimitata rispetto a qualsiasi tipo di staminale adulta (e quindi già parzialmente differenziata).
Posso anche evolversi in cancro. Anche questo potrebbe essere oggetto di studio (come, in effetti è: si sono scoperte adesso -infatti- le "staminali cancerose" che danno inizio alla proliferazione di cellule malate)

"legge vigente attualmente in Italia infatti non è possibile distruggere cellule embrionali, come invece sarebbe stato se la legge fosse stata abrogata"

ahahahaahahahah! che palla stratosferica! Se questa legge merda fosse stata abrogata quelle cellule non sarebbero state distrutte ma usate a fini di ricerca. Ti parlo, perlomeno, delle cellule già congelate.
La legge, che tu NON CITI NEMMENO UNA VOLTA, dice

(ART 17)
2. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, le strutture e i centri di cui al comma 1 trasmettono al Ministero della salute un elenco contenente l'indicazione numerica degli embrioni prodotti a seguito dell'applicazione di tecniche di procreazione medicalmente assistita nel periodo precedente la data di entrata in vigore della presente legge, nonché, nel rispetto delle vigenti disposizioni sulla tutela della riservatezza dei dati personali, l'indicazione nominativa di coloro che hanno fatto ricorso alle tecniche medesime a seguito delle quali sono stati formati gli embrioni. La violazione della disposizione del presente comma è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 25.000 a 50.000 euro.

3. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge il Ministro della salute, avvalendosi dell'Istituto superiore di sanità, definisce, con proprio decreto, le modalità e i termini di conservazione degli embrioni di cui al comma 2.

Che fine faranno? Dato che il comma uno dell'art 13 dice che "1. È vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano." evidentemente resteranno fermi, fino a quando NON SARANNO BUTTATI. Non distrutti (la legge lo vieta) ma buttati da qualche parte...cioè? BUTTATI (e3)

Detto questo non nascondere la tua palese ignoranza in materia dietro stupidi discorsi che non aggiungono nulla alle panzane comunicative già citate. Giri giri giri attorno al discorso ma...sai una cosa? Non dici NIENTE.

Per il resto, lo studio sulle staminali adulte, che dura da molto di più di quello su le embrionali, non ha prodotto i risultati sperati (altrimenti continuare a studiare non avrebbe senso). Quindi anche su questo...SPLASH, e spero che l'acqua sia tiepida...

11/9/05 02:53  
Anonymous Anonimo said...

a proposito, che uno di quelli dell'astensione (uso questa formula spregiativa con cognizione) parli di menzogne...è comico.

Vogliamo parlare della panzana dell'eugenetica??? Penosi...penosi....

arrampicatevi sugli specchi, sempre se Ruini vi da il permesso.

11/9/05 02:58  
Blogger I'd ask said...

Certo, certo, la legge infatti parla di conservazione...facile inventarsi che verranno "buttati via"...dove lo leggi? Ma forse sei parente di Giacobini...

Tra l'altro l'ignoranza la dimostri tu, dicendo che non vi sono stati risultati con le staminali adulte: ad oggi, dopo 10 anni dalla loro scoperta, le cellule staminali adulte curano in tutto o in parte 83 malattie.

Per il resto, puoi parlare, non mi da nessun fastidio, qualunque lettore è in grado di capire la differenza tra le farneticazioni piene di risentimento che scrivi tu e le mie analisi puntuali sulla realtà fattuale.

Il fatto che tu non abbia capito questo articolo conferma, ancora una volta, la tua faziosità.

11/9/05 10:10  
Blogger Unknown said...

wow.
Il problema, Lerio, è che quando una cosa viene posta come stendardo, diviene un ideale e viene coronata anche di doti non sue. Ad un certo punto un dibattito che poteva sfociare in un referendum tacito, è diventato la sfida laicisti contro catto-talebani. Peccato. Ed alla fine tutti e due ci siamo estremizzati. Più che ci si scontra più ci si allontana. Per cui per noi ( che cmq credo abbiamo ragione ) si va sempre più verso l'integralismo cattolico, loro sempre di più verso lo stalinismo alla bruciamo-la-canonica. Ergo, credo, convenga trovare punti in comune prima che sia troppo tardi. Per tutte e due le posizioni.

11/9/05 10:57  
Blogger Unknown said...

cmq lerio, vacci piano con loska. ha le sue idee e non penso, anzi, so che non è un'ignorante e una faziosa, e la stimo proprio per questo.

11/9/05 11:33  
Anonymous Anonimo said...

ahahah, siamo passati alla tecnica "io sono superiore"... confermo Valerio, si vede che studi comunicazione...

Vabene, vedrò di spiegare il tutto come se lo dovessi spiegare a un bambino di 3 anni:

L'embrione è progetto di vita: trattasi di cellule primarie (dette totipotenti) che possono (possono) sviluppare un'intera persona.
Le cellule staminali adulte, invece, si trovano nei tessuti. Sono parzialmente totipotenti (pluripotenti o unipotenti), poichè hanno già subito una differenziazione. Questo vuol dire che, se tu prendi una staminale adulta cardiaca, potrai ottenere solo cellule cardiache.

"inventarsi che verranno "buttati via"...
Allora dimmi tu...cosa ne faranno?
Aspetto impaziente.

Per la cronaca, era facilissimo anche dire che si sarebbe fatta eugenetica... (come è stato fatto)... non è faziosità questa?

W la faziosità unilaterale!

Io non ho capito l'articolo? Più probabilmente tu non sai cosa hai copiaincollato...
cmq lì si parla di fetali, che hanno potenzialità minore delle embrionali (sono Pluripotenti).
Infatti il trapianto è di tessuto cutaneo -fetale- su tessuto cutaneo. La stimolazione è dovuta appunto alla riproduzione delle staminali.

Per quanto riguarda i lettori, hai ragione: capiranno certamente chi parla per il gusto di parlare e chi, invece, almeno prova a studiare...
Ma queste magre figure evitale...basta studiare invece di fare solo ctrl c e ctrl v!!!

11/9/05 13:26  
Blogger Unknown said...

bè, loska, l'articolo era anche giusto. valerio puntava sul fatto che è stato fatto passare per un successo delle staminali embrionali ciò che invece è un successo di quelle fetali. Diverso.

11/9/05 13:30  
Anonymous Anonimo said...

e chi ha detto niente?
Io ho risposto a questo
L'uomo della strada potrebbe certamente pensare "cavoli, allora è falso ciò che ci hanno detto, che con le staminali embrionali non si è avuto un risultato in 30 anni, che non servono a curare i malati ma solo ad arricchire le multinazionali!".

che è una frase che soltanto una persona MOLTO ignorante IN MATERIA può dire...
Non contando poi che i link citati dall'esimio riportano anche articoli che parlano del contrario. (no, tanto per tornare sulla faziosità)
http://staminali.aduc.it/php_docushow_75_4_t_l.html
esempio...questa è Relazione della commissione di studio sull'utilizzo di cellule staminali per finalita' terapeutiche. Vatti a leggere quello che -scientificamente- dicono sullo studio sulle staminali ES. Come al solito, gli unici problemi sarebbero bioetici, e ti ricordo -ancora- che questa è una cosa soggettiva. Siccome non è dimostrabile che l'embrione è vita, la scelta dovrebbe -in un mondo ideale- essere libera.

Ancora, vogliamo parlare di faziosità? Che mi dici di tutto il terrorismo psicologico sulla clonazione e l'eugenetica? Non si è giocato sull'ignoranza? Anche il post sul mio blog http://loska.splinder.com/post/5663184 parla di faziosità e ignoranza, come hai letto. Ed è recente! Quindi, prima di usare il ditino (ma non era stanco?) a vanvera, quantomeno documentarsi meglio.

Parlare di cose sconosciute non è una cosa da buon comunicatore.
Anzi, nemmeno un pessimo comunicatore lo farebbe...

11/9/05 16:50  

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